2023 07 12 - Tifoni sui cellulari
Tranquilli.
Non
i vostri smartfòn.
Beh,
ma così non vale.
Apprendiamo
come si fa la guerra oggi.
E
noi allora mica la stiamo facendo.
Diamo
solo qualche dato.
Coi
nostri top gun.
Ebbene
si.
Ci
avemo pure li top gun.
Nove
uomini e una donna, deduco.
Sempre
in barba a quella storia della costituzionalità.
Che
ci ha pure rotto li cugghiuni.
Chissenefrega.
Apprezzate
piuttosto il lirismo della notizia Ansa.
Proclami
degni della migliore retorica fascista.
Sempre
pronti all’allarmi.
Un
boato squarcia l’aria.
Mentre
striature grigie delle scie dei missili…
La
notizia Ansa.
Con
tutto l’hyperlink.
Che
fa appropriato tecnologico.
Leggetela
tutta, voglio dire.
Sui
caccia catturano dati importanti che finiscono sui cellulari dei soldati
ucraini: la guerra dei top gun italiani.
Ma
mica è guerra.
E’
poesia.
Eroica
celebrazione.
Combattenti
di terra.
Di
cielo.
Di
mare.
Di
fiume.
Di
lago.
E
pure di rete.
Più
la leggo e più mi pare una figata.
Ma
quale sparagli Piero.
Noi
spariamo bit.
E’
un videogioco.
Come
quelli delle sale dei controlli dei droni.
Inquadrare,
puntare, sparare.
Click.
Ma
mica noi.
Noi
semo aroma.
Colli
bucatini all’amatriciana.
Noi
giochiamo da Roma.
L’Enola
Gay volava alto.
Per
non vedere l’effetto del fungo.
Psicologia
della bomba intelligente.
Noi
voliamo lontano.
Veloci
e potenti.
Come tifoni.
Nell’apologia della follia.
I
tifoni.
Che
belle invenzioni.
Concentrati
di tecnologia.
Con
un sacco di bottoni.
Dice
proprio così.
Caro
Piero.
Ma
che nostalgia.
Era
meglio quando lo vedevi in fondo alla valle.
Ed
esitavi.
Perché
vedevi gli occhi di un uomo.
Di
un uomo che muore.
Kalimmudda
ipsum dixit.
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