lunedì 5 ottobre 2020

2020 10 06 – La linea cotica

 

2020 10 06  – La linea cotica

 

Dai che vi faccio ridere.

Bene bene,

Più che di mente, frequente lo sfratto,

potrà gioviarti, quel riso protratto.

Dovrò inventarmi qualcosa.

Ho appena sentito una intervista a un ciociaro sopravvissuto a Montecassino.

Pare che Kubrick volesse fare un film sulla battaglia, o sul bombardamento non so bene.

Allora incontra il ciociaro e mentre parlano sentono Dean Martin che canta "pasta e fasul".

Kubrick chiede al ciociaro che vuol dire.

Il ciociaro gli dice "roba di casa mia".

E Kubrick gli fa: "si ma che c'entra la pasta coi fucili?"

Il ciociaro : "ma quali fucili ? Vuol dire beans"

Sarà stata la barriera linguistica che lo ha portato a girare  un più familiare anglofono Vietnam?

Pensate che invece che palla di lardo avremmo potuto avere palla di sardo.

Pensate poi che, se ho capito bene, tutto fu per simbolismo.

Gli alleati bombardarono e distrussero tutto solo per celodurismo simbolico e poi non occuparono.

Occuparono i tedeschi le macerie fatte diventare roccaforti.

Tutto perche' Cassino stava al centro di una linea, tipo maginot o gotica, con un nome altisonante che non ricordo, che idealmente bloccava il transito verso Roma degli alleati, perche’ l’unica strada era la romanica Casilina.

Allora a ognuno il suo.

A chi la linea gotica e a noi la linea cotica.

E a Stanley la cotica nei fasul.

Che c’entra con il Covid ?

A parte la Cotica, citazione di cascina eppur un po' monastica per intenditori pochi, fate un po’ voi.

Un giorno verranno a farne un film.

E voi ricorderete chi ha resistito sull’immaginaria linea Covida, proprio come se fosse sulla Cotica.

Chi non l’avesse ancora capito si ricordi che in guerra siamo in guerra.

E solo confini metaforici, e forse anche forici, potranno aiutarci ad essere difesi.

L’ottimismo e’ il sale della vita ?

Ma va cagher.

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