domenica 25 ottobre 2020

2020 10 25 – Buoooongiorno Italia ! Dal vostro debito biblico. New deal

 

2020 10 25 – Buoooongiorno Italia ! Dal vostro debito biblico.

 

Chi si ricorda “Gooood morning Vietnam! ?

E beh, chi non se lo ricordi se lo cerchi.

Io mi sono svegliato con questo chiodo fisso che mi batteva in testa.

Ma come è possibile che Standard & Poor’s, non solo non ci ha declassato, ma addirittura riclassato?

Un evento storico, direi, per un paese sotto attacco costante dell’idiozia, soprattutto nazionale, figuriamoci in periodo di Covid, e pure internazionale.

Tante osservazioni le ho fatte in vari post precedenti, ma siccome stamattina non mi sono svegliato onanistico, vi lascio il piacere di farvi le pippe da soli ed andarveli a cercare.

Ricordo solo:

1.      che hanno dichiarato en légeresse, di avere fatto 200 miliardi di debiti in più, e valli a ritrovare quando li dovrai restituire, o almeno sostituire.

2.      che puntavamo sui soldi del Recovery e probabilmente ce li siamo giocati, che serviranno con il ritorno del Recovid,

3.      che comunque questi vi sembravano tanti ma solo perché siamo un paese di pezzenti che quelli regalati erano circa un 5% di mancètta,

4.      che tra poco gli spiccioli di ammortizzatori sociali finiscono,

5.      che la gente inizia a scendere in piazza anche se in principio quattro gatti strumentalizzati.

6.      che il Mes non si può toccare che giustamente frugali e teutonici mica te li regalavano 37 miliardi.

7.      che comunque con gli aiuti che ci hanno dato il naso in casa ce lo metteranno, e meno male, che io sono per il “commissariateci e fate voi, che noi siam minga buoni”.

8.      che vorranno ben vedere cosa ci combini col resto di prestiti e varie. Figuriamoci adesso che i soldi dell’Europa servono a tutti e non solo più a noi.

9.      che l’Europa non è gli Usa ne la Cina, e mica può permettersi aiuti, Bce, elicotteri di soldi, o morti a oltranza.

Vabbè per ora mi sono rotto.

Ho una cosa più interessante da scoprire.

 

Standardandpoors.com - Ratings

 


E’ la colonnina “to”, dal “from”, quella che vi interessa.

Con tanto di action “revised”, casomai a qualcuno sembrasse un errore.

Ma che si sono fatti d’acidi?

Diciamolo pure, e allora andiamo avanti.

 

IL GIUDIZIO (UNIVERSALE) SUL DEBITO

https://www.ilsole24ore.com/art/sp-conferma-rating-dell-italia-bbb-e-migliora-l-outlook-negativo-stabile-ADLmisx

Questo ve lo leggete tutto, così non ve lo devo rispiegare io.

Vi lascio anche il titolo a hyperlink, senza metterlo giù come testo fighetto.

E poi è Il sole 24 ore che mi pubblica un articolo gratis, vogliamo mica buttarlo.


Faccio solo qualche lineetta.

S&P conferma il rating dell’Italia a «BBB» e migliora l’outlook da negativo a stabile.

Gualtieri: promuovono le scelte del governo.

Standard & Poor’s ha confermato il rating sovrano dell’Italia a BBB e migliorato l’outlook da negativo a stabile.

Lo ha annunciato l’agenzia americana in serata.

Il giudizio di S&P resta dunque di un gradino superiore a quelli di Moody’s e Fitch, che collocano l’Italia sul gradino più basso dei rating “sicuro” (investment grade), cioè «BBB-».

La pandemia COVID-19 ha colpito duramente l'economia italiana.

Secondo le proiezioni di S&P il PIL non tornerà ai livelli del 2019 fino al 2023.

Tuttavia, secondo l’agenzia, le misure di stimolo adottate dal governo italiano, gli aiuti della Bce e i massicci fondi in arrivo dalla Ue offrono alle autorità italiane l'opportunità di rilanciare la crescita economica e di invertire il deterioramento dei risultati di bilancio.

Questo spiega il miglioramento delle prospettive da negative a stabili.

Le misure straordinarie della BCE, che ha intensificato il programma di acquisto titoli, e della UE, che ha istituito un nuovo Fondo per la ripresa e la resilienza destinato a erogare fino al 12,5% del PIL in prestiti e contributi all'Italia nei prossimi quattro anni sono dunque decisivi nel giudizio dell’agenzia.

La pandemia ha sconvolto l’equilibrio trovato dall’economia italiana negli ultimi anni.

Il protrarsi dell'incertezza economica ha portato il tasso di risparmio delle famiglie ai massimi storici, mentre le imprese hanno dovuto aumentare il loro indebitamento per gestire una forte compressione dei flussi di cassa.

In risposta, il dissesto del settore pubblico è cresciuto rapidamente, con il disavanzo pubblico primario dell'Italia destinato a peggiorare nel corso del 2020.

S&P stima che l'economia italiana si contrarrà di circa il 9% quest'anno, prima di recuperare del 6,4% l'anno prossimo, sulla base dell’ipotesi che un vaccino efficace contro la COVID-19 sia ampiamente disponibile entro la seconda metà del 2021 o che gli effetti della pandemia si attenuino. Le recenti recidive di epidemie di COVID-19 in Italia e nei suoi partner commerciali implicano rischi al ribasso per tale previsione.

Se l’Italia si è salvata, questo è un periodo di downgrade per diversi Paesi, complice il Covid.

Nella notte tra venerdì 16 e sabato 17 l'agenzia di rating Moody’s ha declassato il giudizio sul debito pubblico del Regno Unito, portandolo da Aa2 ad Aa3, sullo stesso livello di Belgio e Repubblica Ceca.

S&P oggi ha invece confermato il rating del Regno Unito ad «AA».

«La decisione di alzare l’outlook dell'Italia assunta da Standard & Poor's conferma la solidità delle misure eccezionali adottate dal Governo nonché l'importanza del vero e proprio cambio di paradigma avvenuto nell’Unione Europea per contrastare l’emergenza Covid».

Lo dichiara il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri.


Ah beh, si beh.

 

http://www.dt.mef.gov.it/it/debito_pubblico/dati_statistici/

Allora mi sono andato a guardare qualche dato sul debito.


E li riassumo nella prima tabellina qua sotto.


Ah, per premettere.


I numeri del MEF non quadrano…..


Per cui troverete che nella prima tabella seguente siamo a debito 2.178.


E nella successiva a 2.440.


Il secondo è più verosimile, o meglio dovrebbe essere giusto perché dichiarato. 


Anche se non mi  quadra per niente con i dati storici degli anni prima per i quali ricordo distintamente dichiarazioni in cui i 2.440 erano ampiamente superati già da tempo.


Un motivo ci sarà, son sicuro, ma se i dati sono resi trasparenti è perché siano comprensibili.


Qua non si riesce a fare una coppia di tabelle escèll, figurati il niu dil.


Comunque, ammettendo che i dati siano almeno omogenei, una cosa si vede bene da gennaio a settembre.


Da 2.036 a 2.178.


Se ci aggiungete l’ultima manovra da 40 mi pare, più un po’ di garanzie alle banche per aziende già fallite (vi ricordate i 400 miliardi?), eccovi spiegati i 200 miliardi di debito in più citati dal MES.


Usati come vi hanno detto in tivù.


A tappar buchi per lo più.


Lo so, lo so, non si poteva fare altro, ma resta il dato di fatto che il debito è fatto.


Ricordatevi che poi c’è quel piccolo -10% di PIL che vale un altri 150 miliardi da trovare da qualche parte.


E vabbè.


Vabbè?


Sciòrbole che sberla.


Ma ripeto, ci hanno convinto che non si poteva fare altro, sarà vero.


Io non mi ci sono nemmeno messo a pensare, lo avrà fatto qualcun altro.


E poi ammettendo di uscirne, pagherà mia figlia, “cioè fratello: chissenefottesonocazziallei”.


Scherzavo, ciao Vittoria. Ti voglio bene.



E arriviamo alla ciccia.


Come è possibile che in questo quadro generale, che a dir poco è abissale, qui c’è qualcuno che ci apgreida ?


E tenete bene a mente che soprattutto a livello numerico stiamo parlando di passato.


Il futuro mi pare tanto quel famoso tucùl: quel buco rosa dove il negro si riposa.


E poi ho capito.


Mi sono dovuto fare un altro giro nel MEF, ho smadonnato per qualche tabella incomprensibile piena di rettifiche ed altre voci strane, ma poi alla fine ho visto la luce.


Ho trovato il Grande Database.


In realtà nemmeno così grande, un paio di centinaia di righe.


Un “ditobase”.


Con l’elenco di tutti i titoli di Stato che compongono il debito italiano con importi, scadenze a volte addirittura qualche tasso di interesse, ma senza esagerare che con quelli si facevano troppi “traspaconti”


Allora ho tirato fuori le scadenze 2020 e quelle 2021.


440.000 miliardi da sostituire, sempre ammesso che non sia solo rimborsare, prima che passi il Covid, nello scenario di guerra su delineato e con la speranza del “vaccinus ex machina”.

 


Per forza che ci upgradano.


A qualcuno  devono fare venire voglia di comprarselo questo nostro debito.


Altrimenti….ecco la bomba terminale di cui vi ho già parlato in 2020 10 25 Apocalirus - Prepatatevi.


Questo link ve lo regalo, magari l’avete già letto e ve lo siete meritato.


Altrimenti…, zum zum zum zum (musichetta de “lo squalo”)


…il deserto.


Dopo l’apocalirico “grande BOT”.


Zum Zum

 

 

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