mercoledì 21 ottobre 2020

2020 10 19– Apocalirus – Prepatatevi - New deal

 2020 10 19 – Apocalirus – Prepatatevi

 Tanti anni fa concepìi un progetto il cui acronimo era MAC.

Voleva dire microeconomia adattiva complessa.

Evoluzionaria e Metagricola.

In estrema sintesi era un modello replicabile di cellula economica, da finanziare da parte dei più abbienti riposizionandosi dalla rendita finanziaria parassitaria ad un modello microeconomico incentrato in principio su agricoltura avanzata, energie rinnovabili, attività ricettive, servizi on line sia per beni fisici alimentari che per prodotti dell’intelletto e altro ancora, in maniera che fosse tutto sostenibile e territoriale. Ogni settore di attività era aperto anche a piccoli terzi, altrimenti fuori dal mercato, che potevano beneficiarne commercialmente  certificandosi secondo protocolli di qualità ad hoc.

In più il finanziatore non rischiava niente perché comperava tutti beni fisici tangibili e non prodotti finanziari d’aria fritta. A partire dalla terra, da coltivare non più a basso reddito, fino alle cascine diroccate da riconvertire a strutture ricettive anche per eventi “da intelletto”. Musica, arte, letteratura, tutto certificato e a catena corta e prezzo sorgente.

C’erano siti ad hoc per ogni cosa

Un cardine era il microequity, che ribattezzai Sanocapitale, ovvero una sorta di microcredito ma partecipante al capitale di rischio senza chiedere interessi. L’erogatore aveva la garanzia dei beni da finanziare che venivano concessi in comodato gratuito fino alla produzione degli utili.

C’era bisogno di attrezzature per un laboratorio di conserve ? Le comprava Evoluzionaria che poi le concedeva in uso gratuito. In tal modo le restavano a garanzia fino a che gli utili ne permettevano il ripagamento.

Era geniale. Era di tutto. Rinnovabile, basilare, circolare, trasparente, territoriale, sociale

Quello che però più mi preme, qui in periodo di virus, sono i presupposti da cui era nata.

Essenzialmente l’insostenibilità dell’economia esistente e soprattutto la sua intrinseca natura implosiva. Tutto è una bolla, alimentata dalla circolazione della moneta.

Prima o poi tutto sarebbe scoppiato.

E allora…meglio avere da mangiare.

C’era addirittura un  ruscello con tanto di pozzo per l’acqua, e con eolico e fotovoltaico diventavamo autarchici. Ma non immaginate una comune di fricchettoni. Era tutto hi tech, intendendo anche “concettualmente” hi tech.

Il target erano i benestanti, stufi di alimentare il circolo vizioso finanziario.

In sintesi con 5 milioni di euro distratti dal parassitesimo capitalista, si finanziavano alcune decine di attività, tra cui cascine e terreni, e si dava lavoro, senza l’indotto, ad una quindicina, forse una ventina, di persone, tutte azioniste come in una sorta di cooperativa.

Gli stipendi non esistevano e ognuno era imprenditore di se stesso. Per mangiare doveva produrre di modo da potere vendere. In attesa di vendere un quadro, zappava la terra. Metaforicamente, che il primo acquisto in microequity per noi stessi fu un bellissimo e modernissimo trattore.

Ma torniamo al presupposto. Il mondo era talmente gonfio che sarebbe bastato un evento marginale per farlo scoppiare. C’era stata la Lehman, i subprime: quale sarebbe stata la bomba terminale?

Ricordo bene che esemplificavo con quello che allora sembrava un paradosso.

Che succederebbe se gli schiavi cinesi scioperassero per un mese e la produzione mondiale si fermasse anche per un solo mese ? Il cartello di carte cadrebbe con un alito di vento

Oggi, guarda caso il Pil si è fermato davvero.

E il mondo non gira più come un criceto euforico, ma solo come un criceto isterico.

Il regime in Cina probabilmente gli scioperanti li ridurrebbe in polpette, ma tenendo a mente Tienammen, da noi forse anche no.

Almeno in principio.

A noi cosa credete che succederebbe?

Il nostro piccolo sciopero lo stiamo già avendo.

Lo chiamiamo locdaun.

Vuol dire clausura.

E comporta una serie di passaggi di reazione a catena.

Blocco di produzione.

Contrazione del Pil

Disoccupazione

Fame

Rivolte sociali, vedrete.

Aiuti di Stato, mano destra

Tasse, mano sinistra

Risparmio sparito

Borse azzerate

Debito pubblico…

E qui scoppia il casino terminale.

Dicono che è sostenibile.

Ma chi se lo compera questo nuovo debito ?

Devo stampare banconote, che per chi non lo sapesse, sono un debito delle banche centrali.

Debito contro debito.

Ma non cambia niente, mi serve sempre qualcuno che se lo comperi. O che lo accetti

I cinesi con gli incassi dell’export, e senza tenere conto della loro oscura politica monetaria dello yuan, stanno finanziando una parte di mondo. (gli USA in primis).

E intanto se ne stanno comperando un’altra (l’Africa ad esempio).

Ma se è vero che hanno 1,5 miliardi di consumatori interni, non tutti sono “consumabili”.

E anche le loro riserve finiranno, perché frazionali rispetto al mondo intero.

Allora a quel punto dovranno razionarle, e la cosa più semplice da fare sarà stare alla finestra aspettando che il virus scioperaio faccia la sua parte, per permettere loro di comperarsi solo gioielli di famiglie e non interi Stati.

Vista così, quell’ipotesi malsana che il virus sia nato nei loro laboratori non è più così malsana.

Anche se potrebbe benissimo darsi che siano stati i  russi, o gli stessi americani, proprio per incolpare i cinesi, che nel frattempo in effetti restano zitti e muti come pesci.

La genialità è nella leggerezza.

Mica è arrivato un super vaiolo.

Solo ‘na cosetta in apparenza sostenibile.

Invece basta qualche piccolo locdaun, mica un olocausto, e tutto il castello di carte si scioglie come neve al sole.

Ora, tornando al debito.

Ci sono solo tre classi di finanziatori di debito.

·         Gli altri stati, o metastati.

·         Le banche

·         I risparmiatori

I primi erano i cinesi e ce li siamo giocati. Non si capisce perché dovrebbero salvarci. Per un po’ di export che si possono fare comodamente a casa loro? E poi vale il discorso dello shopping in attesa.

Tra i metastati ce anche la nostra Ue’, che sembra tanto una locuzione napoletana: jamme jamme ‘ncoppa jamme uè. Che noi speriamo sempre finisca a tarantella e vino.

I secondi sono ancora in stato prefallimentare da un decennio almeno, senza via di uscita.

I terzi: restano sempre loro. Il popolo

E poi c’è il coniglio dal cilindro, in duplice versione.

Iperinflazione, che svaluta il debito e distrugge il potere di acquisto, corollario di una politica monetaria iperespansiva davvero. Elicottero da grano, per capirsi

O defaultone che lo cancella tutto in un batter d’occhio.

Niente più risparmio, dal singolo alla banca.

Tabula rasa.

La grande sòla, gentilmente introdotta senza vaselina che porta tutti di qualche secolo indietro.

Almeno uno.

E così ci ritroviamo in economia di guerra davvero.

Sempre più poveri.

Fame.

Se la sfiga ci vede bene, o almeno le condizioni sanitarie, ci manca che arrivi pure una carestia con annessa seria epidemia da malnutrizione.

Malati ovunque che gli ospedali non han più soldi.

Nessuno è immune, e questa volta non parlo di virus.

Si salva chi ha la terra.

Perciò esorto al prepatatevi.

La dieta del popolo in tempo di guerra.

Anche se sappiate che le patate a 3 euro al kilo saranno il vostro bene di lusso.

Costa molto meno la pasta o il riso.

A meno che la grande distribuzione sparisca e si finisca tutti a cercare la catena corta.

Allora il plusvalore tornerà da chi lo ha creato.

In tempo di seconda guerra mondiale si sfollava non solo per le bombe, ma anche perché in campagna c’era da mangiare.

Era catena corta, alla inversa, già quella.

Ma vi verrà la nausea, perché dovrete ringraziare se mangerete sempre le stesse cose.

I miei non parlavano mai della guerra. Ricordo solo un giorno che mio padre tornò a casa e mia madre aveva preparato pasta e patate. Mio padre ci penso meno di un secondo, si alzò e andò al ristorante. Solo anni dopo mi spiegò che dalla guerra non riusciva più a digerirla. Psicosomìa.

Vi farete nuovi animali da compagnia: dalle galline al maiale, tutti nutriti a granturco che avrete solo se proprietari contadini. Praticamente i nanoneocapitalisti.

Ma almeno per il maiale dovrete avere le palle per ammazzarlo, quindi non chiamatelo Fido.

Ovviamente ci sarà chi si arricchirà.

Farmaceutiche, speculatori, altre diavolerie capitalistiche.

Non sarà chi si poggerà sul consumatore classico che non esisterà più.

Beh, almeno una buona notizia.

Civiltà dei consumi : kaput!

Allora io mi sto preparando.

Dato che la MAC non la posso rifare, visto che non ho più il Sanocapitale, mi esercito a riempirmi di bei pensieri, immagini e ricordi, da conservare per l’abbisogna.  

Faccio il vecchio, insomma.

Io ho avuto una via meravigliosa, in cui tutto mi è stato concesso, dal materiale all’immateriale.

Soldi affetti e pazzia, nella sua magia, si sono fatti compagnia.

Adesso seguo le notizie, e so che il mio quadro è per lo meno plausibile.

Allora gironzolo in casa.

Nella mia bella casa medioborghese che mi guardo e rimiro con terminale occhio piccoloborghese.

Penso che la società senza classi probabilmente era quella mono classe.

Tutta una piccola medioborghesia, dentro cui pure io, in continua crescita evolutiva che ripenso già con nostalgia.

Doveva ancora crescere, era giovane.

La avranno uccisa.

E mi immagino in coda alla Caritas per un piatto caldo, sperando che la Caritas sopravviva.

Una cosa mi fa terrore.

Ho paura di non avere più i soldi per le medicine che fanno cagare.

Si chiamano fecalomi.

Ne sono soggetto.

Fanno un dolore atroce, veramente un dolore da parto.

Allora mi crogiuolo nel dilemma : vado alla Caritas o mi suicido d’inappetenza?

Mia madre lo ha fatto, quindi è possibile.

Ma lei aveva fatto la guerra.

Sembrava imborghesita, ma la struttura era temprata.

Noi siamo rammolliti, di balocco benessere farlocco.

Chi ci salverà?

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