domenica 5 novembre 2023

2023 11 05 – La civiltà dell’intelletto meridionale

 2023 11 05 – La civiltà dell’intelletto meridionale

 Forse per www.parolebuone.org. e forse su www.shareradio.it

 Civiltà. 

Meridione.

Si, il fatto che eravamo già ricchioni, certo.

Mentre un piemontese era ancora cavernicolo.

E vabbè, lasciamocelo pure nella sua caverna di tolleranza.

Quando ero piccolo andavamo al Sud in villeggiatura, in macchina.

Ogni anno io mi preparavo alla frontiera.

Che immancabilmente arrivava in bagno di sudore quando si raggiungeva Eboli.

Un paio di svolte ed eccolo il profondo sud.

Rappresentante di tutti i sud del mondo.

In un mare di terra arsa e pietrisco caprino io da giovine in chiericato silloggiavo.

Papà, ma se Cristo è il figlio di Dio e Dio è onnipotente, quindi Cristo pure?

E allora perché si è fermato a deboli?

Questa è la vera domanda.

Chissenefrega del valore simbolico di un titolo di libro e di quattro ruderi.

Ma perché i già ricchi li ha fatti benestare e gli altri no?

Sarà mica che Dio è banchiere.

Ci hanno pure costruito l’etica protestante.

Per l’Islam invece uno sarebbe da punire perché il denaro non deve generare danaro.

Ma io ho imparato che il nord trova sempre il modo, e si fa sempre scippatore, lui.

Si, questo è il mondo migliore mai esistito.

Ma io non mi accontento e lo pretendo perfetto.

E allora la civiltà deve tornare meridionale.

Ma sarà la civiltà dell’intelletto.

Non quella del profitto.

8 miliardi di cervelli interconnessi che attaccano sinapsi in un continuo flusso di scambi ideativi.

Altro che intelligenza artificiale: “il” supercomputer.

Serve però la conoscenza omnipervasa, giammai indebitamente appropriata.

E naturalmente la diffusione dell’intelligenza, geneticamente evoluta e all’uopo pronta da millenni.

Perché è la conoscenza che alimenta il libero arbitrio.

Ma è l’intelligenza che consente di elaborare le informazioni per scegliere cosa decidere.

Ogni conoscenza sarà naturalmente asservita al bene comune, che sarà noto a tutti e che pertanto non concepirà manipolazioni oligarchiche.

Quando tutto questo avverrà, saremo in una situazione di equilibrio iperdinamico ma perfetto, che potrà essere modificato da un chiunque.

In parole povere, chiunque potrà elaborare un pensiero nuovo che serva a fare meglio una cosa.

E tutti lo riconosceranno istantaneamente, senza alcun conflitto.

Una civiltà senza armi, senza fame, senza malattie, senza povertà, e soprattutto con un intelletto di danaro sano, il neuro.

In un continuum di energia pulsante, tenderà per sua natura a livellarsi alla velocità dell’istante come acqua nei vasi comunicanti.

Uno psicobaratto istantaneamente infinito alla velocità della luce.

Ma prima della civiltà, ed era ora, la rivoluzione.

Esci la grana, terùn a soreta.

Esproprio meridionale.

Banche occupate, sportelli espropriati, moneta requisita.

Indebiti appropriatori di regni e danari.

Che oggi varrebbero i miliardi di debiti di voi avari.

Il terrone di certo non è falso e cortese.

Ma come noto ben sincero e palese.

E che nc’amma fa’.

 

Kalimmudda ipsum dicit

Siamo meridionali

 

 

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