2023 11 16 – Protezione fascista
Si,
questi fasisti sono davvero una manna dal cielo.
E
altrettanta ne distribuiscono.
A
pioggia come un velo.
Ogni
volta che aprono bocca.
La
notizia è che hanno destinato
uno virgola cinque miliardi per i
rinnovi alle forze di sicurezza.
Uno
virgola quattro a forze di polizia e forze armate e zero virgola un miliardo ai
vigili del fuoco.
Benemeriti
questi ultimi, ricompensati con gli avanzi del banchetto armato.
Oddio,
bisogna essere onesti.
Mi
pare di avere capito che tutti aspettavano da tempo un rinnovo contrattuale.
E
nel frattempo ci si è messo pure l’accidente di inflazione d’occidente.
E
invece gli sono arrivate le briciole elettorali.
Con
un pil di duemila miliardi.
E
un debito di tremila.
Sparo
li, che tanto ciò che conta è l’ordine di grandezza.
Non
ricordo più quante anime sono in totale.
Perché
si conferma che anche loro hanno un’anima.
Eppoi caspita se servono per protezione.
Ma
mi ci gioco un euro che sono migliaia.
Quindi
pro capite avranno ricevuto una caciotta e un provolone a testa.
Quelli
che più fan tenerezza sono i vigili del fuoco, che ricevono soltanto mezza
caciotta.
E
non ci sono più soldi, lo sappiamo.
Mangiati
dai debiti spesi male.
Ma
un effetto da alchimisti questi fasisti lo hanno ottenuto.
Parlavo
con un’amica di ondivaga diurna congrega a tanti familiare.
Mi
premette di non agitarmi i nessi sinaptici e le congiunzioni neuronali.
Erano
i tempi di “provateci voi in Selinunte”, di cui ancora echeggiavano raffiche
nella neurosfera.
E
mi racconta che tornavano a casa la sera.
Dalle
parti di Quarto Oggiaro, se ho capito bene, li ferma una volante.
Dice
che in decenni passati lì non era mai successo.
Patente,
libretto e tutti i cazzi del caso.
Li
fanno scendere dalla macchina.
Controllo
radio in centrale.
E
poi un potete andare.
L’amica
mi dice che aveva la sensazione di tensione che possono provare i neri in
America.
Ci
mancava solo di appoggiarli alla macchina.
E
perquisirli mani sul tetto e gambe divaricate.
Forse
non hanno potuto toccarla perché non c’era una agente donna.
E
magari hanno ricevuto istruzioni per evitare cause per molestie sessuali.
Che
la polizia non avrebbe nemmeno potuto pagare, a caciotte e provoloni.
Cosa
è successo dunque, ora che i fascisti sono al potere?
Sono
incerto tra autoritarismo della divisa e frustrazione da provolone.
Forse
un miscuglio di tutti e due.
Ma
essendosi che voglio fare sarcasmo sui fasisti scelgo il fàsino della divisa.
Perché
se ho capito qualcosa della psiche umana è che dolorose frustrazioni e tradite ambizioni
si nascondono nell’inconscio, o sub.
Ma
poi riemergono comportamentali.
Come
sia sia, oggi ci ritroviamo nei prodromi di un potenziale stato di polizia, ma più
sicuro, protetto.
Legittimato
dalla persistente vittoria elettorale.
Ognuno
col suo provolone e la sua caciotta, o almeno metà.
Sono
sicuro che ci daranno più protezione.
Perché
aspettando la prossima manovrina potranno sempre arrogarsi il diritto a qualche
nocciolina.
In
modo da scatenare un uragano combinato di autoritarismo e frustrazione.
E cito.
Eravamo
sull'autostrada già da tre ore col maresciallo che pensavamo che palle oggi,
neanche un negro per malmenarlo.
Quando
mi venne l'ispirazione tutto d'un tratto, con la coda dell'occhio dentro una
panda tutta scassata, un capellone drogato finocchio, che già gli avevo tirato
un fendente, quando mi disse non ho fatto niente.
Gli
ruppi la macchina tre dita e un dente.
Minchia,
signor tenente.
Questa
si che era protezione.
Kalimmudda
ipsum dixit
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