giovedì 16 novembre 2023

2023 11 16 – Protezione fascista

 2023 11 16 – Protezione fascista

 Per www.parolebuone.org su www.shareradio.it . Protezione. Pure questa. Il tre per due della protezione.

 

Si, questi fasisti sono davvero una manna dal cielo.

E altrettanta ne distribuiscono.

A pioggia come un velo.

Ogni volta che aprono bocca.

La notizia è che hanno destinato uno virgola cinque miliardi  per i rinnovi alle forze di sicurezza.

Uno virgola quattro a forze di polizia e forze armate e zero virgola un miliardo ai vigili del fuoco.

Benemeriti questi ultimi, ricompensati con gli avanzi del banchetto armato.

Oddio, bisogna essere onesti.

Mi pare di avere capito che tutti aspettavano da tempo un rinnovo contrattuale.

E nel frattempo ci si è messo pure l’accidente di inflazione d’occidente.

E invece gli sono arrivate le briciole elettorali.

Con un pil di duemila miliardi.

E un debito di tremila.

Sparo li, che tanto ciò che conta è l’ordine di grandezza.

Non ricordo più quante anime sono in totale.

Perché si conferma che anche loro hanno un’anima.

Eppoi caspita se servono per protezione.

Ma mi ci gioco un euro che sono migliaia.

Quindi pro capite avranno ricevuto una caciotta e un provolone a testa.

Quelli che più fan tenerezza sono i vigili del fuoco, che ricevono soltanto mezza caciotta.

E non ci sono più soldi, lo sappiamo.

Mangiati dai debiti spesi male.

Ma un effetto da alchimisti questi fasisti lo hanno ottenuto.

Parlavo con un’amica di ondivaga diurna congrega a tanti familiare.

Mi premette di non agitarmi i nessi sinaptici e le congiunzioni neuronali.

Erano i tempi di “provateci voi in Selinunte”, di cui ancora echeggiavano raffiche nella neurosfera.

E mi racconta che tornavano a casa la sera.

Dalle parti di Quarto Oggiaro, se ho capito bene, li ferma una volante.

Dice che in decenni passati lì non era mai successo.

Patente, libretto e tutti i cazzi del caso.

Li fanno scendere dalla macchina.

Controllo radio in centrale.

E poi un potete andare.

L’amica mi dice che aveva la sensazione di tensione che possono provare i neri in America.

Ci mancava solo di appoggiarli alla macchina.

E perquisirli mani sul tetto e gambe divaricate.

Forse non hanno potuto toccarla perché non c’era una agente donna.

E magari hanno ricevuto istruzioni per evitare cause per molestie sessuali.

Che la polizia non avrebbe nemmeno potuto pagare, a caciotte e provoloni.

Cosa è successo dunque, ora che i fascisti sono al potere?

Sono incerto tra autoritarismo della divisa e frustrazione da provolone.

Forse un miscuglio di tutti e due.

Ma essendosi che voglio fare sarcasmo sui fasisti scelgo il fàsino della divisa.

Perché se ho capito qualcosa della psiche umana è che dolorose frustrazioni e tradite ambizioni si nascondono nell’inconscio, o sub.

Ma poi riemergono comportamentali.

Come sia sia, oggi ci ritroviamo nei prodromi di un potenziale stato di polizia, ma più sicuro, protetto.

Legittimato dalla persistente vittoria elettorale.

Ognuno col suo provolone e la sua caciotta, o almeno metà.

Sono sicuro che ci daranno più protezione.

Perché aspettando la prossima manovrina potranno sempre arrogarsi il diritto a qualche nocciolina.

In modo da scatenare un uragano combinato di autoritarismo e frustrazione.

E cito.

Eravamo sull'autostrada già da tre ore col maresciallo che pensavamo che palle oggi, neanche un negro per malmenarlo.

Quando mi venne l'ispirazione tutto d'un tratto, con la coda dell'occhio dentro una panda tutta scassata, un capellone drogato finocchio, che già gli avevo tirato un fendente, quando mi disse non ho fatto niente.

Gli ruppi la macchina tre dita e un dente.

Minchia, signor tenente.

Questa si che era protezione.

 

Kalimmudda ipsum dixit

Minchia signor tenente

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