martedì 7 novembre 2023

2023 11 06 – Oye como me falta el Pandino

 2023 11 06 – Oye como me falta el Pandino

 

Ieri niente di nuovo.

Solo la solita gente che muore.

Morti ammazzati.

Morti di fame.

Morti di curabili malattie.

Il solito clima feroce.

I soliti poveri per incuria occidentale.

Insomma, il solito mondo impazzito.

Tuttapposto, si fa per dire.

Zitti nella loro idiozia pure i fasisti.

Risparmiamo parole per pregare.

Ho nostalgia di come eravamo.

E rimpianto per chi siamo diventati

Comunque.

Non lo pensavo possibile.

Oramai e’ più rara di una scoiattola antica.

Di cui invece oggi Milano ne è piena

Allora forse tornerà pure l’era della sostanza.

Auspico un movimento per il ripopolamento.

Ripopoliamoci d’essenza.

Catalitica, meglio elettrica.

Di principio attivo

Ieri l’ho vista.

Specie in via di estinzione.

La Panda.

Un pianale, un motore, una scatola di lamiera, le ruotine, un cruscotto che pareva a candele.

E dei sedili che infliggevano cilicee punizioni.

Bella.

Rosso Ferrari.

Da poesia del vorrei ma non posso.

Rigorosa, sobria, austera.

Pregna di proto design.

Manco una concessione di curva.

A sottolinearne la natura essenziale.

Praticamente cubista, nel senso di cubo, non di ballerina e nemmeno di artista.

Cubica come palazzi del blocco orientale.

Non che io disprezzi il design.

Anzi trovo che l’umana ricerca della bellezza divina sia nella sua essenziale natura.

Il mondo sarà sempre più neurosfericamente immateriale.

Traducendo il pensiero in ogni trovata d’arte curvatamente varia.

Per questo bisogna ricordarsi di rispettare i principi di base.

Un’ automobile è fatta per muoversi.

Tanti accessori e curvati dettagli cromati sono comunque il superfluo.

La Panda era solo un’automobile.

Senza bisogno di curve e storture, ma solo dritture.

Mentre oggi si viaggia in astronavi.

Bombate proprio piene di quel superfluo.

Seppur con un gps, bella trovata pur se di satelliti costata.

E’ l’età, lo so bene.

Ma a me me falta la Panda.

La compravano in tutto il mondo.

Era un orgoglio nazionale.

Austera si, ma abbordabile per tutti.

Le usavamo anche da noi, con tanti pandisti ad aggiustare la rete dei telefoni altrettanto cubisti.

Me falta, in spagnolo.

Forse è nostalgia di quando le macchine noi le facevamo e vendevamo nel mondo.

Ed in Espana eravamo noi i conquistadores.

E adesso in che cosa siamo campioni?

Meid in Italy

Nel tratteggiare disegni.

Da mutande alla moda a grattacieli in pendenza.

Sono sempre incerto se la civiltà del design e del superfluo sia cosmesi dal cosmo.

O decadenza consumanista.

Ma in fondo chissenefrega.

Oye como me falta el pandino.

Ma forse era solo una scusa.

Giusta per l’essenziale.

Un Santana riciclante di Puente da decenni.

Oye : come va ?

Non frega.

Vamos a bailar.

Per dimenticar.

 

Kalimmudda ipsum dixit

Oye come va ?

 

 

Nessun commento:

Posta un commento