sabato 8 maggio 2021

2021 05 09 – Uiua la mamma, no?

 2021 05 09 – Uiua la mamma, no?

Pronuncia incontestabile.

W doppia fa ui, uà. Uahhh.

L’ultima Ondivaga Diurna Congrega, Donatella “missfidanza” ha detto che ero venuto a mancare, o ero mancato, non ricordo.

Peccato.

Invece no.

Missfidanza voglio allora vedere chi lo coglie…e resisto alla tentazione di darvi il là.

Per non rovinare il gioco a premi, che chi indovina vince ….un premio ingombrante

E poi decida se è un gentile epitetico insulto o un gran complimento, a lei che è un po’ mamma di tutti noi congreg….ari. isti. anti, greghi.

Greghi mi piace, siamo congreghi.

E che c’entra con la mamma?

E’ che io l’ho ascoltata la parola buona, ed era pure molto bella.

Dopodiché, vuoto mnemonico: m’a ricordi più.

Forse ricordo solo di avere sentito qualche accenno alla libertà, ma davvero me ricordi più.

Allora sono andato sui siti.

Ma mi pare che non ci sia ancora.

E quindi?

E quindi peggio per voi.

Non vi parlo di mamma in quanto grande madre, madre madonna o non so che.

Ma della mia mamma.

Mh……

No mi ricordo niente.

Sembrava tapezzeria

Allora, ora dovete sapere che dopo le mie vicissitudini, ecco qui il mocambo tutto in fior.

Insomma, ho adottato l’approccio dell’irrefrenabile ilarità del Kalimmuda.

E da pigarolo sono divenuto ridarolo.

E cerco di fare ridere chi ho davanti, magari anche dietro a un microfono, in ogni modo.

Più serotonina, o dopamina, o risolina, o idrolitina.

O nina

Una risatina.

In ufficio mi hanno fatto di recente una intervista chiedendomi chi ero e che facessi.

Ho risposto che facevo il giullare.

E per cercare di fare ridere uso, ma in realtà non uso ma emergono, il nonsenso, il controsenso, i sentieri neuronali a doppi sensi, le rime, che a me fanno scompisciare soprattutto quando aprono nuovi sentieri e schemi neuronali che poi diventano le libere associazioni.

Ci ha fondato la psicanalisi, quel maniaco di Freud, ma lui faceva piangere non ridere.

Sto subonscio non si sa bene perché è sempre brutto.

Al parcheggio del bello sembra non sia dato di accedere.

E già direte: si ma la mamma?

Allora, assodato che non ricordo quasi niente, un giorno vado al cimitero che a me mette allegrìa.

Mi da l’idea del villaggio vacanze eterno di pace.

Spunta un leprotto di fianco alla tomba.

Io mi avvicino e quello indietreggia, ma non scappa.

Allora lo copio e indietreggio io.

E lui si avvicina.

Andiamo avanti un po’ finchè ci fermiamo a due metri di distanza, inframmezzati dalla tomba di mio padre.

Io lo guardo e noto quel tipico frinire di narici che hanno anche i conigli.

Mi flasha istantaneo il ricordo dell’unica cosa che mia madre faceva ogni tanto per farmi ridere.

Il frinire di narici a faccia immobile.

E quindi deduco che il leprotto era mamma leprotta.

Come è questa come libera associazione,  mister  professorino (anche questa è a indovinello) Freud?

Ho appena finito di scrivere roba grossa sull'amore universale.

Un riso so, so, che ci sta bene.

Dedica musicale obligatuàr, alla franzosa: imperdibile!!!.

Con la sua libera associazione agli anni 50 e al pnrr e…ancora tu: a educanda mamma Rai.

E che ne so da dove sbucano ste associazioni.

Sarà mamma che alleggerisce o approva, in presenza.

No ?

Kalimmudda kalispera 



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