2021 05 09 – Uiua la mamma, no?
Pronuncia
incontestabile.
W
doppia fa ui, uà. Uahhh.
L’ultima
Ondivaga Diurna Congrega, Donatella “missfidanza” ha detto che ero venuto a
mancare, o ero mancato, non ricordo.
Peccato.
Invece
no.
Missfidanza
voglio allora vedere chi lo coglie…e resisto alla tentazione di darvi il là.
Per
non rovinare il gioco a premi, che chi indovina vince ….un premio ingombrante
E
poi decida se è un gentile epitetico insulto o un gran complimento, a lei che è
un po’ mamma di tutti noi congreg….ari. isti. anti, greghi.
Greghi
mi piace, siamo congreghi.
E
che c’entra con la mamma?
E’
che io l’ho ascoltata la parola buona, ed era pure molto bella.
Dopodiché,
vuoto mnemonico: m’a ricordi più.
Forse
ricordo solo di avere sentito qualche accenno alla libertà, ma davvero me
ricordi più.
Allora
sono andato sui siti.
Ma
mi pare che non ci sia ancora.
E
quindi?
E
quindi peggio per voi.
Non
vi parlo di mamma in quanto grande madre, madre madonna o non so che.
Ma
della mia mamma.
Mh……
No
mi ricordo niente.
Sembrava
tapezzeria
Allora,
ora dovete sapere che dopo le mie vicissitudini, ecco qui il mocambo tutto in
fior.
Insomma,
ho adottato l’approccio dell’irrefrenabile ilarità del Kalimmuda.
E
da pigarolo sono divenuto ridarolo.
E
cerco di fare ridere chi ho davanti, magari anche dietro a un microfono, in
ogni modo.
Più
serotonina, o dopamina, o risolina, o idrolitina.
O
nina
Una
risatina.
In
ufficio mi hanno fatto di recente una intervista chiedendomi chi ero e che
facessi.
Ho
risposto che facevo il giullare.
E
per cercare di fare ridere uso, ma in realtà non uso ma emergono, il nonsenso, il
controsenso, i sentieri neuronali a doppi sensi, le rime, che a me fanno
scompisciare soprattutto quando aprono nuovi sentieri e schemi neuronali che
poi diventano le libere associazioni.
Ci
ha fondato la psicanalisi, quel maniaco di Freud, ma lui faceva piangere non
ridere.
Sto
subonscio non si sa bene perché è sempre brutto.
Al
parcheggio del bello sembra non sia dato di accedere.
E
già direte: si ma la mamma?
Allora,
assodato che non ricordo quasi niente, un giorno vado al cimitero che a me
mette allegrìa.
Mi
da l’idea del villaggio vacanze eterno di pace.
Spunta
un leprotto di fianco alla tomba.
Io
mi avvicino e quello indietreggia, ma non scappa.
Allora
lo copio e indietreggio io.
E
lui si avvicina.
Andiamo
avanti un po’ finchè ci fermiamo a due metri di distanza, inframmezzati dalla
tomba di mio padre.
Io
lo guardo e noto quel tipico frinire di narici che hanno anche i conigli.
Mi
flasha istantaneo il ricordo dell’unica cosa che mia madre faceva ogni tanto
per farmi ridere.
Il
frinire di narici a faccia immobile.
E
quindi deduco che il leprotto era mamma leprotta.
Come
è questa come libera associazione, mister professorino (anche questa è a indovinello)
Freud?
Ho
appena finito di scrivere roba grossa
sull'amore universale.
Un
riso so, so, che ci sta bene.
Dedica
musicale obligatuàr, alla franzosa: imperdibile!!!.
Con
la sua libera associazione agli anni 50 e al pnrr e…ancora tu: a educanda mamma
Rai.
E
che ne so da dove sbucano ste associazioni.
Sarà
mamma che alleggerisce o approva, in presenza.
No
?
Kalimmudda kalispera
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