sabato 15 maggio 2021

2021 05 15 – La calda guerra di Carmela - New deal

2021 05 15 – La calda guerra di Carmela
Mentre vi preoccupate del vostro libero caffè e le zone rosse ingialliscono, come in un giallo si intrìca la situazione di guerra in medio oriente.
Chi di noi l’ha vista la guerra?
Questa è praticamente a casa nostra da decenni, secoli, millenni.
Direi dalla storia di Caìno e Abele.
Eppure se vogliamo dircela tutta, tra gran proclami, la realtà è che nessuno se la fila.
Me la filo io.
Gli unici racconti diretti di protagonisti di guerra li avrei potuti sentire dai miei genitori che invece non hanno mai una volta aperto bocca al riguardo.
Non erano sprovveduti, i miei, ragion per cui la guerra doveva avere davvero lasciato loro un incubo di trincea scavata nei pensieri.
Mentre noi ci guardiamo un notiziario, qualche foto, dei video, poi ci indigniamo, a volte protestiamo e poi torniamo a casa, che la troviamo li ad accoglierci come rifugio.
Mio suocero, dell’epoca di guerra, contrariamente ai miei, raccontava.
Si ci tornò anche lui a casa, ma era rimasta solo la facciata, proprio come nelle foto che fingiamo ci indignino.
Io il massimo che faccio è provare a immaginare un istante di non trovare più la mia bella casa borghesuccia.
Almeno così credo consapevolmente.
Ma ho capito come funziono. Non è la prima volta che mi capita di svegliarmi di soprassalto con l’allerta olocausto chiaro in mente.
Non è che io veda il futuro, io vedo le possibili diramazioni del presente in piena coerenza con la natura quantistica probabilistica del tutto.
Come tutti, se volessero non rimuovere.
Voglio dire che mi sono convinto di captare segnali di allarme, più gravi del già grave probabile.
Allora la notizia è che tre razzi sono stati lanciati dal territorio siriano verso le alture del Golan. Sono esplosi in zone aperte e non hanno provocato danni. Lo ha riferito la televisione pubblica israeliana.
Dopo l'annuncio dell'invasione di terra, e decenni di manipolazioni, non è che uno si fidi più di tanto.
Ma perché tirar dentro la Siria.
Pare sia cosa nota che le fornitura dell’arsenale missilistico di gruppi armati di Gaza provenga  da Iran, Siria,  Sinai e pure produzione locale.
Dop.
Ma altra cosa è mettersi a sparare da dove imperversa da anni la guerra civile siriana di cui non intercettiamo nè vogliamo immaginare nemmeno i flussi migratori di profughi.
Io non sono titolato a parlare di cose che non conosco, come nessuno d’altronde, per cui mi affido alla mia intelligente memoria delocalizzata fuori dalla mia testa, per accennare la questione geopolitica oggetto di studi approfondimenti e riflessioni diffuse, troppo, invece di non sparare.
A causa della posizione strategica della Siria, dei suoi legami internazionali e del perdurare della guerra civile, la crisi ha coinvolto i Paesi confinanti e gran parte della comunità internazionale.
Gli organi dirigenti del Partito Ba'th e lo stesso presidente appartengono alla comunità religiosa alawita, una branca dello sciismo che è tuttavia minoritaria in Siria, e per questo motivo l'Iran sciita è intervenuto a protezione del governo siriano: combattenti iraniani sono presenti a fianco delle Forze armate siriane per mantenere al potere il governo alleato. Il fronte governativo è inoltre sostenuto da combattenti sciiti provenienti da altri Paesi, fra cui l'Iraq e l'Afghanistan. Il fronte dei ribelli è invece sostenuto dalla Turchia e soprattutto dai Paesi sunniti del Golfo, in particolare Arabia Saudita e Qatar, che mirano a contrastare la presenza sciita in Medio Oriente. In ambito ONU si è verificata una profonda spaccatura tra Stati UnitiFrancia e Regno Unito che hanno espresso sostegno ai ribelli e Cina e Russia che invece sostengono il governo siriano sia in ambito diplomatico sia in quello militare.
Le organizzazioni internazionali hanno accusato le forze governative e i miliziani Shabiha di usare i civili come scudi umani, di puntare intenzionalmente le armi su di loro, di adottare la tattica della terra bruciata e di eseguire omicidi di massa; i ribelli anti-governativi sono stati accusati di violazioni dei diritti umani tra cui torture, sequestri, detenzioni illecite ed esecuzioni di soldati e civili.
L'accezione "guerra civile" per descrivere il conflitto in atto è stata usata il 15 luglio 2012 dal Comitato Internazionale della Croce Rossa, che ha definito la crisi siriana un «conflitto armato non internazionale».
Oh.
Caìno e Abele, storia da bambini.
Ma la realtà dei fatti è che dietro ci sono i soliti assestamenti dei grandi blocchi geopolitici, che le guerre civili le scatenano a proposito per logiche di pura dominanza incomprensibili e incomprese da noi poveri mortali.
Il punto però è un altro.
Il Mediterraneo come punto di intersezione tra tutte queste forze ce lo abbiamo in casa noi.
Ci danno fastidio quattro barconi di migranti, che in realtà sono portanti, architravi di futuro. 2015 09 15 Il-migrante è portante.
E questi barconi sono rispuntati subito dopo la nostra missione diplomatica istituzionale e la sostituzione del vertice dei servizi segreti, di certo non autoctoni, con una signora di pari genere, mentre la cosiddetta destra, tinta di rosso materno, scalpita per creare la barriera corallina navale contro cui infrangere i flutti neri, con la nostra prima avvisaglia di crisi di governo e lo spread che da 80 rivola a 120, proprio mentre si spaccia per risolutivo litigarsi queste quattro briciole di pernacchia europea di pnrr, pronto a trasformarci in una fazza una razza coi cugini greci.
Come d’incanto, in mezzo a tutto questo casino, draghetto va da Francesco e gli dice che bisogna fare più figli se no la razza italiana sparisce, sciorinando iniziative monetarie da banchiere iscariota. Ancora debiti.
Latita il piano nazionale di resilienza culturale
Invece di adottare i bambini profughi, e sognare la multietnica società del futuro, qui rispunta un surrettizio arianesimo, da destra nira nira tinta di rosso sangue.
Un'Italia senza figli è un'Italia che non crede e non progetta. È un'Italia destinata lentamente a invecchiare e scomparire.
Per la carità: sacrosanto, a modo suo seppur non mio, ma ti pare il momento?
Io non credo alle gaffes, figuratevi alle scoincidenze, e questa è già la seconda.
Subito dopo la ripresa del flusso migratorio presiriano, tre missili transfughi scappano di confine puntati a Gauschwitz  e come minimo è un tentativo di allargare l’orizzonte degli eventi, quella frontiera dei buchi neri oltre la quale si viene risucchiati definitivamente.
E allora mi arriva il flash : Carmela, la bomba intelligente
Proliferare, proliferazione, non proliferare, non proliferazione.
Non è che le atomiche sono sparite, gli hanno solo messo il goldone, forse.
Trattato di non proliferazione nucleare
Le armi nucleari sono classificate tra le armi di distruzione di massa. Ma dai.
E da quando hanno siglato il Tnp, che per pessimo gusto suona pure Tnt, sono ancora tutte lì.
E chi ce le ha ?
Questo è interessante.
Si chiama il club nucleare: https://it.wikipedia.org/wiki/Stati_con_armi_nucleari
Stati Uniti d'AmericaRussia (succeduta all'Unione Sovietica), Regno UnitoFrancia e Cina, ovvero i cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
Oltre a queste, altre tre nazioni, non aderenti al Tnp, hanno sviluppato e sono in possesso di armamenti nucleari: IndiaPakistanCorea del Nord (aderente al Tnp nel 1985 ma ritiratasi da esso nel 2001).
Il Sudafrica allestì un arsenale nucleare tra la metà degli anni settanta e la fine degli anni ottanta ma scelse spontaneamente di smantellarlo nel 1991. I neo indipendenti Stati di BielorussiaKazakistan ed Ucraina si ritrovarono a gestire armi nucleari ex sovietiche dopo la dissoluzione dell'URSS, smantellandole o restituendole alla Russia entro il 1997.
Ed Israele sebbene il governo israeliano non abbia mai confermato ufficialmente di possedere un arsenale nucleare.
Oltre a questi, svariati altri Stati hanno avviato e sviluppato, soprattutto negli anni della guerra fredda, programmi nucleari militari, senza però arrivare mai alla costruzione ed alla sperimentazione di un ordigno atomico.
Per inciso, non è che parliamo di un missile a testa, ma centinaia o migliaia.
E Chernobyl e Fukushima hanno insegnato che si sopravvive anche da radioattivi.
Poco, ma si sopravvive.
E poi basta migrare.
Ora tornando alle mie possibili probabilistiche premonizioni, quale è la probabilità che nessuno abbia fatto da decenni un due più due di tutto quanto il mio polpettone ?
Sterminare il mediterraneo orientale.
Di bombe e di urne.
E mentre si cambiano colori qualcuno pensa già al ripopolamento ariano.
E voi popolo del libero aperifè ? Ciccinavetafè?
Quindi in tutto questo riprendo il mio Gauschwitz world
Alla fine è questione di vizi capitali.
Superbia e Ira.
Israele, come puoi non mostrare compassione, proprio tu che conosci il dolore perenne?
Sembri posseduto.
Io ti amo Israele.
Ma tu fatti esorcizzare.
E ai potenti di club nucleari e altri suggerisco di togliersi dalla testa la bomba da intelligente ripopolamento ariano.
Mush o crash che abbiano in mente.
Mush.
Carmela ha imparato a mettere i sentimenti davanti alla ragione.
Ed e’ l’intelligenza artificiale, oramai nutrita di civiltà dell’intelletto d’amore pervaso, che guida le vostre armi intelligenti.
Crash.
E ci avete rotto i coglioni, banchieri della crana.
Ci avete insegnato che i soldi basta stamparli e farli girare.
E fateli girare dove serve.
Senza alimentarci gonadici moti rotatori contrapposti.







 

 

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