lunedì 4 marzo 2024

2024 03 04 – Il nano maniaco

 2024 03 04 – Il nano maniaco

 

Piccolo ovvero nano.

Manìaco.

Sono affetto da un disturbo poco logico.

E perché non vai dal medico.

E che ci vado a fare.

Non voglio mica smettere di bere e di fumare.

Una battuta illuminata illimitata.

Generazioni perdute d'ubriacate.

Ma poi la vita porta il conto.

E ti risvegli un po’più che tonto.

Legato ad un letto.

Guardi il cielo che fa il tetto.

Ti serve un dottore.

Che plachi il furore.

Sono pillole e pastiglie.

Che van giù come le triglie.

Nane.

Il mio medico però.

E’ di razza karasciò.

Si preoccupa di mente.

Cerca di tenermi al dente.

Vacci e spiega se riesci.

Che parli a versi e poi rovesci.

Così adesso tutti allarme.

Appena un poco se ridacchio.

E mi rallegro di uno spicchio.

Poi mi guardo nello specchio.

Per cercare quell’anticchia.

Di briosa una lenticchia.

Di ragione alla macchia.

Ma non trovo proprio niente.

Solo in testa un po’ di vento.

Mi ricordo di un precetto.

Di uno grosso mica un pirla.

Stava dentro ad uno schermo.

E diceva non sii scemo.

Non star fermo.

Se a scrivere stai bene.

Ricorda fallo tutti i giorni.

Almeno quindici minuti.

Bene o male non importa.

Tieni aperta quella porta.

A quegli esseri minuti.

A quei nani nel cervello.

Non sei mica da curare.

Tu sei solo maniacale.

Un pochino non è male.

Sarà un nano piccolino.

Maniacale pollicino.

Che ti porti sempre dentro.

Ma non è che poi ti sventri

Chiamalo mino, chiamalo nano

portalo in giro con un bel respiro.

Il circo dei matti.

Non è roba da tutti

Sii fiero come io son contento.

Qui al circo del matto nanetto.

 

Kalimmudda ipsum dixit

Devo finire di colorare il mondo che vorrei abitare

 



 

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