venerdì 1 marzo 2024

2024 03 01 – Questioni di razza, mu

 2024 03 01 – Questioni di razza, mu

 

Nel boschetto della mia fantasia, c’è una favola che però non è mia.

E’ la favola della mucca bianca e della mucca nera.

Ma va là, creduloni.

Favola si.

Ma alla fine non qui.

Bisogna iniziare a tenere presente tutta quella serie di detti e luoghi comuni.

Chi nasce tondo quadro mai non muore.

Chi nasce chiavica non può morire signore.

Non si cava il sangue dalle rape.

Signori si nasce non si diventa.

Tira un calcio ad un cane non farà mai chichirichì.

Insomma, ci sono opposti non ricongiungibili.

Lontani nei cieli come fossero dirigibili.

E’ un dato di fatto.

Che magari ci mette tempo.

Ma prima o poi emerge il genotipo nascosto dietro un fenotipo.

Cretini si è cretini.

Tautologicamente.

Proprio come certi bovini.

Ordunque.

La mucca bianca è docile e mansueta fatta apposta per la carne.

Si riconosce dalla pinguezza della succulenta doppia coscia.

E’ nata destinata al macello.

Senza proteste e senza lagnanza aspetta ruminando il suo chiodo.

In fronte.

E’ la Bovina piemontese.

La mucca nera invece in fronte ha le corna che pare un toro.

E’ una cazzo di cornuta Regina vallese .

Con le corna da guerra difende il suo pascolo.

Viene allevata nobiliare oggetto di culto.

Trattata da regina.

Invece che all’ingrasso viene allenata ai tornei.

Che a cornate all’alba qualcuno vincerà.

Un giorno di pascolo a scacchi, la mucca bianca prova a cacciare la nera, che pronta la rimbalza di cornate.

In tre bianche decidono di tornare alla carica per tutta la tenera erbetta.

La nera te le incorna tutte e tre.

La bianca ci riprova e capeggia una mandrina di nove.

La nera te le incorna tutte e nove.

E così via.

La morale?

E che ne so io.

Chiedetela a gigi .

Dovete far solo la fatica di un click.

Comunque sono spoiler cazzimmoso.

La morale è che a una regina nera da re non le devi cagare il cazzo.

Sempre se non volete iniziare il tormentone su chi è gigi.

Che è nel latte, ma non nella carne.

E’ nella fretta, ma non nella corsa.

E avanti, avanti, avanti

Questo si chiama cazzeggio d’alpeggio.

Forse d’albeggio.

Domani, forse, vi spiego perché scrivere è onananalisi.

A che serve a partire dalle le già note questioni di Babele.

e di rotori semantici e centri di gravità per la mente.

Adesso mi sono rotto.

E mi rimetterò in mutande.

Mi viene così.

Questione di cellule


 

 

Kalimmudda ipsum dixit

Eccola la favola vera

 

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